Quando il proprio amico a quattro zampe sta diventando un vero membro della propria famiglia oppure, quando si sta decidendo di portare a casa un cucciolo di Labrador: si vorrebbe sapere davvero tutto sulla sua storia. Ricostruire la storia dei Labrador non è del tutto semplice anzi, risulta un po’ difficile! Tuttavia, procedendo per grandi, avremo modo di scoprire com’è nata la razza, in che modo si è evoluta e come la sua storia ha influito sulle caratteristiche comportamentali di questo splendido cucciolo peloso.
Geograficamente palando, la storia dei Labrador ha inizio nella contea del Devon. Ci troviamo in Inghilterra, più precisamente nella penisola di Cornovaglia, dove i cani di taglia media e dal pelo di colore scuro venivano impiegati nella caccia per piccole prede. Ben presto, questa razza fu abile nell’ adattarsi alle nuove esigenze e cominciò ad essere impiegata soprattutto per la pesca nei mari del Nord.
Questi piccoli segugi erano in grado di tuffarsi dalle barche e aiutare i pescatori. Questa razza era perfetta per il lavoro al fianco dell’uomo nelle barche per la pesca. Rispetto e obbedienza verso il padrone, velocità nei riflessi e nella corsa, forza e dolcezza: sono solo alcune delle meravigliose caratteristiche di questo cucciolo.
Le origini del Labrador: Il cane di St. John
Dalla storia dei labrador, si comprende bene come questa razza fosse in grado di adattarsi perfettamente alla vita dell’uomo. Quanto alle genesi del suo nome, la storia risulta confusa, ma tramite le fonti si possono individuare utili indizi. Sicuramente, il nome Labrador ha faticato ad emergere e ad affermarsi. In origine, probabilmente ci si riferiva a questa razza chiamandola “cani di St. John”. Sono le fonti scritte a testimoniarlo, in particolare si fa riferimento a una pagina di diario, datata 1794, del marinaio Aron Thomas. Questi cani erano pronti ad immergersi in acqua per afferrare i merluzzi, che sfuggivano alle reti e non mostravano alcuna esitazione nel farlo.
Altri scritti descrivevano questa razza come “una variante più piccola dei Terranova”, ed in effetti tra le due razze le somiglianze non erano poche.
In ogni caso, si ipotizza in realtà che il gene del Labrador derivi dal Cao de Castro Laboreiro. Si trattava di un cane di grossa taglia, ancora esistente oggi, che si trovava per lo più in Portogallo. Nel 700, il Cao de Castro Laboreiro cominciò ad essere importato dai nobili inglesi, che amavano impiegarli nella caccia. Nonostante varie leggi, questi antenati dei Labrador continuarono ad essere importati fino alla fine del 1800.
Ned e Avon: gli antenati di tutti i Labrador
Entrando nel vivo della storia, molti sono i nomi che si sono interfacciati con questo esemplare, dal punto di vista del loro allevamento e della loro crescita. Innanzitutto, secondo e terzo Conte di Malmesbury continuarono l’attività di importazione di questa razza, che cominciarono a chiamare “Labrador”. Le caratteristiche fisiche, che saltavano all’occhio, erano sicuramente: la coda di lontra e il pelo capace di respingere l’acqua come l’olio. Nomi che però, passarono alla storia, consentendo alla razza di non estinguersi furono: il terzo conte di Malmesbury, il sesto duca di Buccleuch (1831-1914) e il dodicesimo lord of Home (1834-1918). Dall’incontro di queste tre personalità nacquero importanti cose. Alcuni cani di Malmsesburry furono affidati a Buccleuch e a Home.
Ned ed Avon erano i cani oggetto del programma di allevamento di Buccleuch. Con ogni probabilità, si parla di questi due cani come degli antenati di tutti i Labrador britannici. Buccleuch’s Ned e Buccleuch’s Avon, da questo momento, passarano alla storia. La leggenda racconta che Avon, di colore nero, produsse anche cuccioli dal manto color nocciola, diventando il capostipite anche dei labrador detti “chocolate”.
Ad aggiudicarsi invece il primato come primo labrador color giallo, fu il cane: Ben of Hyde. Un cucciolo nato nel 1899 presso l’allevamento del maggiore CJ Radclyffe.
Il Labrador nella società
Abbiamo avuto modo di scoprire in questo articolo come la storia dei Labrador e le loro origini hanno avuto una forte influenza sul loro carattere. Questa particolare specie, oltre a rappresentare un valido supporto per le attività produttive dell’uomo, è stata un importante punto nevralgico per le relazioni sociali della borghesia britannica. Basti pensare, che nel 1903 il Kennel Club riconobbe ufficialmente il Labrador Retriever. Questo riconoscimento gli valse una maggiore popolarità, sebbene gli esemplari più diffusi ero quelli dal manto nero, impiegati sul ring o nel lavoro con l’uomo. Invece, i labrador dal manto giallo venivano soppressi, perché ritenuti non puri e inadatti al lavoro. Bisognerà attendere il 1925 per vederli accettati dalla società, disposta addirittura a creare per loro club dedicati ad hoc.
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